mercoledì, dicembre 06, 2006

Mi si chiede, in via privata, perchè metto così tanti testi di canzoni.
Apparte che ne avrò messi giusto una paio, ma ne seguiranno altri, statene certi, il punto è che nella musica ch ascolto vedo una parte di me, della mia vita, di quello che penso.

Mettendoli qua voglio dare l'opportunità a chi passa di conoscermi meglio attraverso ciò che mi piace, conoscere qualcosa che magari prima non conosceva, riflettere su qualche concetto o pensiero. A volte, come nei due testi che ho inserito fin'ora (Figlio figlio figlio, di Vecchioni, e Le aquile non volano a stormi, di Battiato), si tratta di semplici sensazioni, emozioni a cui che questi autori sono riusciti a descrivere in modo così bello e diretto che... maledizione, io non riuscirei mai a spiegarmi altrettanto bene!


Quando posto qualcosa, anche solo una foto senza spiegazione, c'è sempre un perchè.

Ma invece di perdere tempo a capira quale, oppure dopo averlo fatto, provate a pensare quale senso prende per Voi. E magari lasciatemi un commento per condividerlo con me, e poi vi lascerò la mia versione.


Facciamo un gioco: Ditemi cosa vi dice questo testo:



E ti diranno parole
rosse come il sangue, nere come la notte;
ma non è vero, ragazzo,
che la ragione sta sempre col più forte; io conosco poeti
che spostano i fiumi con il pensiero,
e naviganti infiniti che sanno parlare con il cielo.

Chiudi gli occhi, ragazzo,
e credi solo a quel che vedi dentro;
stringi i pugni, ragazzo,
non lasciargliela vinta neanche un momento;
copri l'amore, ragazzo,
ma non nasconderlo sotto il mantello;
a volte passa qualcuno,
a volte c'è qualcuno che deve vederlo.

Sogna, ragazzo sogna
quando sale il vento
nelle vie del cuore,
quando un uomo vive
per le sue parole
o non vive più;
sogna, ragazzo sogna,
non cambiare un verso
della tua canzone,
non fermarti tu...

Lasciali dire che al mondo
quelli come te perderanno sempre;
perchè hai già vinto, lo giuro,
e non ti possono fare più niente;
passa ogni tanto la mano su un viso di donna,
passaci le dita; nessun regno è più grande
di questa piccola cosa che è la vita.
E la vita è così forte che attraversa i muri senza farsi vedere
la vita è così vera che sembra impossibile doverla lasciare;
la vita è così grande
che quando sarai sul punto di morire,
pianterai un ulivo, convinto ancora di vederlo fiorire

Sogna, ragazzo sogna,
quando lei si volta,
quando lei non torna,
quando il solo passo
che fermava il cuore
non lo senti più ;
sogna, ragazzo, sogna,
passeranno i giorni,
passerà l'amore,
passeran le notti,
finirà il dolore,
sarai sempre tu ...

Sogna, ragazzo sogna,
piccolo ragazzo nella mia memoria,
tante volte tanti
dentro questa storia: non vi conto più;
sogna, ragazzo, sogna,
ti ho lasciato un foglio sulla scrivania,
manca solo un verso a quella poesia,
puoi finirla tu.


E' il mio periodo Vecchioni, si capisce mica? ^_^


Neris in Parole e Musica

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4 Comments:

Blogger face up said...

Non l'avevo mai sentita confesso...
credo sia un buon esempio di come la poesia possa diventare musica.
Uso questa canzone per collegarmi al nostro discorso sul teatro...
C'è sicuramente un lavoro dietro queste parole, o perlomeno un vissuto, una fatica, un dolore.
Il tema si sa è molto frequente nelle canzoni, nei film.
Ma il fatto che questa canzone ti dia molto a livello emotivo non è un caso.
E se ci sono dei passaggi che non capisco (e ne ho trovato uno) non mi offendo o non manifesto disprezzo per questa canzone perché è una mancanza mia.
Posso scegliere però di avvicinarmi a un'altra canzone più chiara per me, ma non è di sicuro un problema dell'autore.

3:02 PM  
Blogger face up said...

face up ha detto...
Non l'avevo mai sentita confesso...
credo sia un buon esempio di come la poesia possa diventare musica.
Uso questa canzone per collegarmi al nostro discorso sul teatro...
C'è sicuramente un lavoro dietro queste parole, o perlomeno un vissuto, una fatica, un dolore.
Il tema si sa è molto frequente nelle canzoni, nei film.
Ma il fatto che questa canzone ti dia molto a livello emotivo non è un caso.
E se ci sono dei passaggi che non capisco (e ne ho trovato uno) non mi offendo o non manifesto disprezzo per questa canzone perché è una mancanza mia.
Posso scegliere però di avvicinarmi a un'altra canzone più chiara per me, ma non è di sicuro un problema dell'autore.

3:05 PM  
Blogger Neris said...

"credo sia un buon esempio di come la poesia possa diventare musica." In realta è la musica che diventa poesia. O forse questa è una stupida distinzione, superflua, dal momento che non c'è l'una senza l'altra, in questo caso.

"Posso scegliere però di avvicinarmi a un'altra canzone più chiara per me, ma non è di sicuro un problema dell'autore."
Non è un problema dell'autore, anche se un artista il problema della comprensione deve porselo almeno un minimo. Qualcosa di eccessivamente autoreferenziale non avrebbe comunque senso, non trovi? Allo stesso tempo tu, invece di mollare subito cercare qualcosa di piu chiaro, puoi rifletterci, chiedere ad altri cosa ne pensano, fare una ricerca per conoscere ciò che non capisci o conosci. E' lasciandosi prendere dalla curiosità che si accresce il proprio bagaglio culturale.

3:57 PM  
Blogger face up said...

certo non ho detto che mollo... solo chiderò chiarimenti davanti a una cioccolata calda bianca.
non conosco la musica di questa canzone quindi non dico niente.
secondo me la musica ha un potere più forte delle parole di creare emozioni, boh..forse c'è una spiegazione scientifica a livello celebrale, basti pensare a chi ascolta musica per rilassarsi o divertirsi.
sul fatto di essere capiti non so, mi informerò, secondo menon è poi così importante.
quanti capiscono Kandinskj, Klee, Mondrian?

5:18 PM  

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